A Lodi l’assemblea del Banco Popolare

(ore 18) Concluso lo scrutinio, l’assemblea dei soci ha provveduto all’elezione di cinque componenti del Consiglio di Sorveglianza. Con l’approvazione del bilancio d’esercizio 2010 erano giunti infatti al termine del mandato 5 componenti.

Nell’unica lista presentata sono stati eletti:

Gian Luca Rana – Imprenditore. Amministratore Delegato del Pastificio Rana, azienda di famiglia, dal 2003. Cariche ricoperte in passato: Consigliere di Amministrazione di BPVN dal 2005 al 2007; Consigliere di Amministrazione della Banca Popolare di Verona – S. Geminiano e S. Prospero dal 2007 al 2008. È stato Presidente di Confindustria Verona dal 2005 al 2009. Attualmente ricopre le seguenti cariche: Consigliere di Verfin S.p.A., dal 2006; Consigliere della Società Athesis S.p.A. dal 2006 divenendone Presidente dal 2010; Presidente di Perinnovare S.p.A. dal 2007. E’ stato Consigliere di Sorveglianza del Banco Popolare dal maggio 2008.

Angelo Squintani - Notaio, svolge la professione notarile dal 1979, presso la sede di Lodi e di Codogno (Lodi) con particolare specializzazione in materia commerciale e societaria, ivi comprese tutte le più ampie tipologie di contratti bancari, nonché in diritto agrario. È stato Vice Direttore delle Imposte Dirette presso gli Uffici di Piacenza dal 1977 al 1979. È inoltre imprenditore agricolo presso aziende di famiglia. È stato Consigliere di Sorveglianza del Banco Popolare dal maggio 2008.

Fabio Ravanelli - È stato Consigliere comunale di Novara dal 1992 al 1996. Consigliere di BPVN, dal 2005 al 2007, e Consigliere della Banca Popolare di Novara, dal 2003 al 2005 e dal 2007 al 2008. È stato Vice Presidente dell’Associazione Industriali di Novara dal 2004 al 2008. Attualmente ricopre le seguenti cariche: Vice Presidente e Consigliere Delegato di Mirato S.p.A. dal 1996; Amministratore con delega alla Finanza ed Export della Mil Mil 76 S.p.A., società facente parte del Gruppo Mirato, dal 2003. È Presidente dell’Associazione Industriali di Novara dal 14 luglio 2010. È stato Consigliere di Sorveglianza del Banco Popolare dal maggio 2008.

Cristina Zucchetti – Dottore Commercialista nonché Revisore legale dei conti. Attiva nell’impresa di famiglia, ne ha curato diverse aree e seguito numerosi progetti legati alla gestione e allo sviluppo dell’attività, tra cui processi di acquisizione di diverse società. Dal 2005 supervisiona e coordina l’attività dell’ufficio ‘marketing e comunicazione’ sia istituzionale che di prodotto. Dal 2008 segue le attività di sviluppo del personale. Consigliere di Amministrazione della Zucchetti Group S.p.A. dal 2005, ricopre la medesima carica in diverse società controllate dal gruppo di famiglia. È, infine, titolare di uno studio di commercialisti in Lodi che svolge attività di consulenza di tipo fiscale, di giurisdizione d’impresa e di consulenza del lavoro.

Alfonso Sonato - Dottore Commercialista nonché Revisore legale dei conti. Attualmente ricopre la carica di Sindaco e/o Revisore in primarie società operanti nei settori delle infrastrutture, della sanità e dell’editoria. E’, tra l’altro, sindaco effettivo di Banca Aletti & C., dal 2000; Presidente del Collegio dei Revisori dell’Ente autonomo per le Fiere di Verona, dal 2002; Presidente del Collegio Sindacale delle società: Quadrifoglio Verona S.p.A. dal 2005; Società Editrice Arena – SEA S.p.A. dal 2007; Casa di Cura Polispecialistica dott. Pederzoli S.p.A. dal 2008. È stato Consigliere di Sorveglianza del Banco Popolare dal maggio 2008.

(ore 17) Si è chiusa pochi minuti prima delle 16 l’assemblea del Banco Popolare. Il bilancio 2010 è stato approvato con 7145 voti a favore, 12 contrari e 8 astenuti. Il dividendo da 3 centesimi per azione ha ottenuto invece 6845 voti a favore, 23 contrari e 10 astenuti. Sono invece ancora in corso gli scrutini per il rinnovo parziale del Consiglio di sorveglianza. Pierfrancesco Saviotti e i vertici del Banco incassano dunque il sostegno dei soci, arrivati da tutto il Nord Italia. Non sono mancate però le critiche, concentrate soprattutto per il cattivo andamento del titolo. Il picco di presenze in assemblea si è raggiunto attorno alle 12,30: 9400 soci, di cui 5600 presenti fisicamente e il resto per delega.

(ore 15) È iniziata alle 11.20 la “maratona” degli interventi dei soci del Banco Popolare in assemblea. Scontati, come sempre, gli interventi a sostegno del management. La curiosità è rappresentata invece dagli applausi che si sono levati in occasione di alcuni interventi critici, nei quali è stato sottolineato il cattivo andamento del titolo. Lo stesso amministratore delegato Saviotti ha ammesso che la diminuzione del valore azionario del Banco, a Piazza affari, rappresenta un suo personale “cruccio”. Dal punto di vista delle presenze, alle 12.09 si è toccata quota 9.199 (5.173 presenze fisiche). Pochi minuti dopo si è toccato il picco: i voti in assemblea (presenze fisiche e deleghe) hanno raggiunto quota 9.400.

(ore 12) «Il sistema federale delle banche del territorio ha avuto successo, occorre mantenerlo e rafforzarlo». Lo hanno ribadito nei loro interventi i sindaci di Lodi, Novara e Verona, prendendo la parola durante l’assemblea del Banco Popolare, in corso a Lodi. In precedenza è intervenuto il consigliere delegato del Banco, Pierfrancesco Saviotti, fornendo i numeri dell’istituto di credito, che ha chiuso il 2010 con un utile netto consolidato di 308 milioni di euro. «Sono sereno, la fase del risanamento è in via di completamento, il Banco è vivo e vegeto», ha aggiunto Saviotti. Incessante l’afflusso dei soci: alle 11.30 erano 9.129 (di cui 5.140 presenti fisicamente in assembea). Disagi e rallentamenti alla circolazione sono segnalati nella zona dell’assemblea.

(ore 10) È iniziata pochi minuti dopo le 9, questa mattina, l’assemblea dei soci del Banco Popolare, ospitata a Lodi nell’area del palazzetto dello sport. All’apertura dei lavori, decretata dal presidente Carlo Fratta Pasini, presenti in sala circa duemila soci. Alle 9,20 i soci presenti erano già saliti a 2600, di cui 1500 fisicamente, i restanti per delega. L’afflusso dei soci nei padiglioni è ininterrotto e pertanto si stima che le presenze in assemblea siano destinate a salire ulteriormente nella prossima ora. Dal punto di vista viabilistico, ai principali incroci di Lodi sono posizionati vigili urbani per regolare la circolazione. Massiccio l’afflusso di pullman che, in uscita dall’Autostrada, stanno raggiungendo l’area del “PalaCastellotti”.

(ore 7) «Le grandi difficoltà sono alle spalle e il 2011 può davvero essere l’anno in cui terminerà la fase di transizione». È il messaggio che il presidente del Banco Popolare, Carlo Fratta Pasini, rivolge alle migliaia di soci che si ritroveranno oggi dalle 9 in assemblea a Lodi. Nella zona del palazzetto dello sport sono attesi circa seimila azionisti del più grande istituto di credito popolare italiano, in arrivo da gran parte del Nord Italia (soprattutto da Lombardia, Veneto e Piemonte), ma anche dal Centro (Emilia e Toscana) e dalle regioni del Sud. Per la prima assemblea lodigiana del Banco, la zona del “PalaCastellotti” ha cambiato completamente aspetto: le aree verdi e i parcheggi sono stati coperti da enormi tensostrutture, in grado di accogliere, oltre ai seimila soci previsti, un numero variabile da 1300 a 1500 unità tra personale di servizio, tecnici, personale per l’assistenza, forze dell’ordine, addetti al catering, uomini della sicurezza interna, addetti alle entrate e assistenti al voto.

Per la città di Lodi si preannuncia un grande evento. I soci del Banco si augurano invece, soprattutto, che l’assemblea di oggi rappresenti un punto di partenza verso le sfide del futuro. E il messaggio lanciato loro dal presidente Fratta Pasini (contenuto nella relazione del Consiglio di sorveglianza) va proprio in questa direzione. Il presidente del Banco analizza prima l’andamento del 2010 e traccia poi il quadro di riferimento per l’anno in corso. «Il peggioramento dei mercati finanziari verificatosi nel 2010 - afferma - ha condizionato, oltre che l’operatività corrente, anche il tentativo in atto di rafforzare, tramite dismissioni, la patrimonializzazione dell’istituto». Fratta Pasini sottolinea che «si sono così potute concludere, a condizioni più che ragionevoli, le sole cessioni di Factorit e della Cassa di risparmio di Pescara, mentre altre ipotesi di dismissione di cespiti non essenziali all’identità e all’equilibrio del gruppo hanno visto scemare l’interesse».

«Nello scorso autunno - aggiunge Fratta Pasini - il Banco ha così deciso di procedere a un robusto aumento di capitale da 2 miliardi di euro. L’operazione, pur in un contesto di mercato perturbato, si è conclusa con successo. La decisione di procedere all’aumento - ammette il presidente - è stata sofferta, ma inevitabile e opportuna alla luce dell’ulteriore perdurante fibrillazione dei mercati. Essa ha consentito di restituire in anticipo i Tremonti-Bond e di controbattere il declino dei rating».

Ampio spazio è dedicato poi dal presidente Fratta Pasini al “problema Italease”: «In questo quadro, volto all’eliminazione di incognite che pesavano sul futuro dell’istituto, si é ritenuto di chiudere il contenzioso fiscale pendente su Italease con un esborso di 210 milioni di euro». E ancora: «Anche le altre politiche di de-risking relative a Italease sono proseguite e proseguono con determinazione».

Infine, uno sguardo al futuro. «Risolti i problemi di maggiore gravità - scrive Fratta Pasini ai soci - occorrerà nondimeno che il Banco continui a operare, per tutto il tempo necessario, con prudenza, pazienza, professionalità e lungimiranza. In tale contesto, una particolare attenzione il Banco intende dedicare al tema della redditività, da declinarsi con il nuovo piano d’impresa. Il rimborso dei Tremonti-Bond, il de-risking di Italease e il venir meno della necessità di dismettere anche parte della rete bancaria, consentono ora di pianificare il futuro del Banco in un arco di tempo che è stato liberato dalle grandi incognite che lo gravavano, ma che non offre comunque certezze, né in tema di stabilità finanziaria, né in tema di ripresa dell’economia e dei tassi. Purtuttavia il Banco, e le prime indicazioni gestionali del nuovo esercizio ne offrono conferma, potrà godere, già nel prossimo futuro, degli effetti di un’attenta politica di ridefinizione dei prezzi, semplificazione della struttura, razionalizzazione organizzativa e contenimento dei costi, che sarà abbinata a un rilancio dell’attività della rete distributiva». Tra luci e ombre, il messaggio di Fratta Pasini si chiude con un segnale di speranza: «È proprio dalla considerazione delle grandi difficoltà superate e degli impegnativi traguardi in fase di pianificazione, che derivano la fiducia, l’impegno e la passione con cui il Consiglio di sorveglianza intende seguire le attività gestionali, anche in questo cruciale avvio d’anno, nella speranza che il 2011, possa segnare effettivamente la fine di una assai difficile transizione e preludere quindi a un tempo più sereno».

Lorenzo Rinaldi

I lavori sono stati aperti poco dopo le 9 dal presidente Carlo Fratta Pasini, in seguito hanno preso la parola i sindaci di Lodi, Novara e Verona, preceduti dal consigliere delegato del Banco, Pierfrancesco Saviotti

© RIPRODUZIONE RISERVATA