
Battaglia di carte bollate sulle sale slot. Spunta un ricorso al presidente della Repubblica sul regolamento del Broletto. Un operatore nazionale del settore, che ha anche interessi in città, ha contestato le limitazioni imposte dal Comune di Lodi su centri scommessi e videopoker. Il consiglio comunale aveva infatti approvato un documento per frenare la diffusione di questi locali e introdurre delle fasce di rispetto.
Il testo impone dei limiti ai locali con slot e sale bingo, se sono vicini a “luoghi sensibili” come oratori, scuole e ospedali. I vincoli riguardano sia le aperture di nuovi esercizi, che le sale esistenti se fanno modifiche all’attività.
Proprio le distanze sono ora al centro del ricorso che è stato avanzato dalla società HBG Arcades, parte di un gruppo che è un colosso del settore del gioco, regolato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Gestisce diverse sale bingo, new slot, sale scommesse e giochi on line. L’azienda ha deciso di rivolgersi, in via straordinaria, al capo dello Stato contro il provvedimento varato a Lodi e ha chiesto l’annullamento dell’atto e la dichiarazione della sua illegittimità. Di fronte a questa iniziativa legale, la giunta Uggetti il 23 marzo ha formalizzato la sua scelta di resistere in giudizio, dando mandato al dirigente del settore di dare incarico ad un legale; lo stanziamento è di oltre 4mila euro. «Sul ricorso siamo sereni, i Comuni subiscono a volte delle pressioni psicologiche sul tema del gioco d’azzardo», dichiara l’assessore alle attività produttive Andrea Ferrari.
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