A Lodi un gennaio nero per la Posta

Posta “latitante” nel mese di gennaio. La segnalazione arriva dai residenti della città di Lodi, qualche lamentela proviene da Porta Regale, qualche altra dalla città bassa. «Dopo Natale - racconta una signora che vive in piazza XXV Aprile - ho notato che arrivava sempre meno corrispondenza». La stessa perplessità è emersa da via Defendente.

Per la Cgil è il solito problema che si ripete: «Manca il personale - dice il segretario Benedetto Matteucci - e quello che c’è si fa in quattro. Ci sono delle zone scoperte sia nel capoluogo sia fuori». Per zone scoperte s’intendono quelle che non hanno un “titolare”: «A Lodi città sono cinque - aggiunge Matteucci - questo vuol dire che bisogna chiamare un sostituto, i sostituti però sono pochi, sono infatti 2 o 3 e hanno un contratto a tempo determinato, inoltre a volte devono seguire una zona, altre volte sono impegnati in un’altra. In questo scenario, quando si verificano infortuni e malattie, oltre alle ferie da smaltire è ovvio che si creano dei rallentamenti. Ci sono dipendenti che hanno un arretrato di 70-80 giorni di ferie. Abbiamo più volte sollevato la questione, ma l’azienda sembra più concentrata sulla borsa e meno sulla consegna della posta».

Agli sportelli, secondo quanto riferito dal segretario della Uil Francesco Blasi, la situazione non è migliore. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) in via Fascetti siamo 4 operatori su 6 sportelli, ma è giornata di pagamento e per questo c’è molta gente - dice Blasi -. Chi va in pensione non viene sostituito. Il fatto che ci siano delle zone scoperte, o più in generale dei problemi, non riguarda solo la città di Lodi, bensì Casale e Sant’Angelo».

La Cisl assicura che per quanto riguarda il servizio di recapito la situazione sta tornando alla normalità e che l’allarme delle scorse settimane sta rientrando Il sindacato conferma che si sono verificati degli infortuni. Il segretario Giovanna Pretini sottolinea che ottenere dei “rinforzi” sarebbe naturalmente l’ideale, allo stesso tempo ricorda che per i lavoratori delle Poste ci sono stati degli inverni peggiori. Tutti aspettano di capire quanti dipendenti arriveranno a febbraio per dare una mano agli altri addetti.

«Nel 2017 - conclude Matteucci - dovrebbe partire anche nel Lodigiano la riorganizzazione delle Poste, con la consegna a giorni alterni. Per ora questa novità è stata introdotta solo in alcune province lombarde, noi stiamo monitorando la situazione, anche perché non è che non ci siano problemi».

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