A Lodi cimitero ancora sott’acqua

Vialetti invasi d’acqua ed enormi pozzanghere vicino ai loculi. Dopo la pioggia battente degli ultimi giorni è questa la fotografia del cimitero Maggiore. Un disagio più volte segnalato dai visitatori, perché il maltempo mette sempre a dura prova il più grande camposanto della città. Questa volta, però, c’è una curiosità in più: proprio di fronte al prestigioso monumento funebre dedicato a Secondo Cremonesi, è spuntata in bella vista persino una bicicletta: parcheggiata e legata alla ringhiera, dentro al cimitero. Per non parlare poi di qualche bottiglietta e qualche lattina abbandonata non lontano dalle sepolture.

Il Maggiore ospita nel suo famedio le tombe dei personaggi illustri del capoluogo, tra cui lo scienziato Paolo Gorini, il patriota Luigi Anelli, il maestro del diritto Carlo Francesco Gabba e Saverio Griffini, prima medaglia d’oro dell’esercito italiano. Eppure, il tunnel che conduce alle lapidi è in parte allagato e il rischio di scivolare sui gradini e tra i cunicoli è altissimo. Colpa delle infiltrazioni e del gocciolare continuo, che accentuano il degrado insieme alle ragnatele sporgenti dai soffitti.

Le precipitazioni hanno riempito gli avvallamenti, creando fango e molta umidità. In più, l’acqua è scivolata anche nelle parti più antiche della struttura. Una situazione di allarme che era già stata segnalata da molte famiglie, le quali hanno più volte denunciato le difficili condizioni in cui versa la storica struttura di viale Milano.

Per far fronte alla cura del cimitero ed evitare di ricorrere tutte le volte alle varie manutenzioni, il Comune di Lodi da tempo ha indicato il cimitero Maggiore come una delle priorità. Già all’epoca della giunta Guerini era stata giudicata vantaggiosa la proposta di alcuni privati ed era stato avviato l’iter per svolgere dei lavori. Di fatto era stata presentato un piano di project financing che prevedeva una concessione dei servizi cimiteriali di durata trentennale. L’ipotesi era che i privati gestissero i servizi cimiteriali, con l’impegno di importanti investimenti.

La cura dei cimiteri cittadini comporta per il Comune costi per circa 1 milione di euro all’anno, rispetto ad entrate (servizi cimiteriali, concessioni, illuminazione votiva) di 1 milione 240mila euro, con un saldo attivo di circa 240mila euro. Numeri che non consentirebbero all’ente locale di mettere mano a grandi investimenti, per questo il Broletto sta valutando un piano di privatizzazione. Che è da mesi sul tavolo dell’assessore Enrico Brunetti e per questioni politiche appare ora fermo. Decisive saranno le riunioni delle prossime settimane.

Una partita, quella dei cimiteri, che sta condizionando l’agenda amministrativa e il dibattito all’interno della maggioranza. Un capitolo che non può essere rinviato, soprattutto perché, come dimostra il Maggiore, c’è bisogno di un intervento urgente.

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