A Lodi biciclette contromano

Le bici possono viaggiare anche in contromano. Il via libera arriva direttamente dal ministero dei Trasporti. La regola vale per le strade a senso unico e con limite dei 30 chilometri orari. Una disciplina che a Lodi è già applicata da tempo. «Siamo stati precursori in questo, insieme ad altri due capoluoghi (Piacenza e Reggio Emilia, ndr) – spiega l’assessore del Comune di Lodi, Simone Uggetti - tempo fa avevamo applicato una delibera con cui si prescriveva che nella zona a traffico limitato, in alcune vie del centro e in altre strade, dove è segnalato, i veicoli ecologici potevano anche invertire il senso di marcia».

Nello specifico il parere del dicastero guidato da Corrado Passera ha accolto una proposta dell’associazione Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab). Secondo i tecnici del ministero, la circolazione delle bici nei due sensi di marcia, quando la strada è ad uno solo, è consentita solo in alcuni casi. Può essere applicata su strade larghe almeno 4,25 metri, in zone con limite di 30 chilometri all’ora, nelle Ztl e in assenza di traffico pesante. «Siamo stati tra i primi a dare questa interpretazione del codice della strada e ora fa piacere che questa linea sia stata estesa anche a livello nazionale - aggiunge Uggetti - è un’importante investimento dell’amministrazione municipale puntare sulla mobilità sostenibile e questo indirizzo va nella direzione che noi abbiamo perseguito. L’importante è che anche da parte dei ciclisti ci sia il massimo rispetto delle regole del codice della strada». Soddisfazione per questa apertura da parte delle autorità romane è stata espressa dalla referente dell’associazione Ciclodi-Fiab, Pina Spagnolello. Una delle battaglie del gruppo lodigiano impegnato per la diffusione della viabilità su pedali era stata proprio l’introduzione di cartelli in centro per facilitare il passaggio delle bici. Come nel caso di via Castelfidardo, dove il transito dei ciclisti è spesso in contromano. «Noi vogliamo che ci sia il massimo rispetto delle regole sulla strada, a cui anche coloro che si muovono su due ruote si devono sottomettere - dice Spagnolello -, l’importante è che questo doppio senso di marcia diffuso nella zona a traffico limitato sia ben visibile. Chiederemo al Broletto di posizionare appositi cartelli con l’indicazione di “eccetto le biciclette”. In più importante sarà estendere in altre vie oltre al centro storico queste deroghe per i mezzi ecologici».

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