A fine mese si accendono le telecamere

Gli occhi elettronici stanno per accendersi sulla città. Entro la fine del mese di luglio, infatti, entreranno in funzione gli impianti di videosorveglianza acquistati e installati grazie al finanziamento del ministero dell’Interno: 1 milione e 50mila euro stanziati quando responsabile del dicastero era Roberto Maroni, attuale segretario federale della Lega.

«Entro fine mese verranno posizionate 32 telecamere che concluderanno le operazioni iniziate con il contributo ministeriale - spiega l’assessore ai lavori pubblici Enrico Brunetti -. Ritengo che la maggior parte di esse possa entrare in funzione immediatamente, se non si verificheranno problemi tecnici». L’ultimo passaggio sarà il collegamento dei sistemi wireless che serviranno a trasmettere le immagini riprese.

In questi giorni le operazioni procedono in molte parti della città, con la ditta Castredil che si occupa degli scavi, la cooperativa sociale San Nabore che ha messo a disposizione una piattaforma con operatore e i tecnici della società romana Dab Sistemi Integrati chiamata a installare gli apparati veri e propri. I lavori sarebbero dovuti terminare lo scorso maggio, ma il freddo dell’ultimo inverno ha bloccato per un certo periodo di tempo gli scavi e così l’entrata in funzione delle telecamere (il cui progetto è stato seguito anche dall’assessore alla sicurezza Umberto Pensa e dal comandante della polizia locale Salvatore Micciché) è slittato di alcune settimane.

Si tratta di un piano concordato con il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e che in passato il sindaco Lorenzo Guerini ha definito «inserito in un’integrata strategia d’azione per favorire la sicurezza in città».

Obiettivi puntati sui movimenti di mezzi e persone, quindi, con le immagini che verranno inviate a tre centrali operative che troveranno posto in questura, al comando dei carabinieri e nella sede della polizia locale in via Cadamosto.

L’installazione delle telecamere sta procedendo in tutta la città: nel centro storico in piazza della Vittoria (due impianti), in piazza Ospitale e in piazza Castello (anche qui due telecamere), in corso Umberto, nei pressi della prefettura, per esempio. Inoltre verranno presidiati i sottopassi pedonali, quelli di via Tiziano Zalli, di viale Calabria, di via del Sandone e di via Nino Dall’Oro. «Le telecamere controlleranno tutte le uscite sulle tangenziali - aggiunge Enrico Brunetti - e la totalità delle rotatorie in uscita dalla città». I tecnici in questi giorni sono intervenuti o stanno per farlo in viale Piacenza, in piazzale Tre Agosto e in viale Europa, poi si passerà a via D’Azeglio (sottopasso dell’Isola Carolina), a piazzale Medaglie d’oro, a quello della Stazione e alle zone periferiche, comprese quella di San Gualtero e di Torretta. La società Dab sperimenterà a Lodi anche un sistema di chiamata d’emergenza immediata con trasmissione delle immagini alle forze dell’ordine, che sarà posizionato all’interno dei giardini Barbarossa: sarà l’ultimo passo, quello conclusivo, del progetto di videosorveglianza

Arrigo Boccalari

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