A due passi dalle “bombe ecologiche”

A pochi passi da un camino che fuma, da un’azienda alle prese con sostanze chimiche o dal costante viavai di camion, pullman e mezzi pesanti. Non tutti i lodigiani si sentono al sicuro, molti sono abituati a tapparsi il naso quando il vento soffia dalla parte sbagliata.

I più agguerriti non hanno smesso di bussare alla porta dei comuni e degli enti preposti al controllo per chiedere informazioni e interventi, la maggior parte dei cittadini vorrebbe capire come comportarsi nel caso in cui si dovesse verificare un incidente. Proprio come è accaduto a Marudo, dove la cartiera Lodigiana Maceri ha preso fuoco, costringendo i residenti a infilarsi una mascherina in faccia per evitare di respirare il fumo, alcuni sono stati persino evacuati. A Vidardo alcune mamme guardano con preoccupazione all’inceneritore Ecowatt.

Nei pressi dell’azienda negli ultimi 4 anni sono spuntati alcuni condomini indipendenti, che si susseguono lungo via Garibaldi. Beatrice e Monica si sono trasferite con la famiglia rispettivamente da Salerano e da Milano, in questi giorni non hanno potuto evitare di respirare le folate in arrivo da Marudo, per questo hanno contattato carabinieri e Arpa per avere informazioni in tempo reale sull’accaduto. «La puzza si sente anche in questa zona - racconta Monica -, così abbiamo telefonato per sapere cosa sta succedendo, l’Arpa ci ha spiegato che ci sono delle centraline che rilevano tutto e che quindi si aspettano le analisi. Noi abbiamo chiesto al comune di fare qualcosa per sollecitare la Ecowatt a sistemare il tetto, che si è sfaldato, inoltre abbiamo chiesto notizie sul fumo che si vede soprattutto in inverno.Tutti ci dicono che la situazione è sotto controllo, ma di interventi per migliorare la struttura del capannone, ormai obsoleta, fino ad ora non se ne sono visti».

A Salerano gli abitanti hanno la Sipcam come vicina di casa, proprio di fronte all’industria ad alto rischio c’è una cascina, mentre una serie di villette - alcune ancora in fase di costruzione - hanno fatto la loro comparsa nel vicolo Cremona. In questo caso, però, in paese c’è chi sottolinea di aver ricevuto un avviso con le indicazioni da seguire nel caso in cui dovessero verificarsi dei problemi. A Pieve si trova la Viscolube, specializzata nella rigenerazione degli oli usati, un’azienda spesso finita al centro delle lamentele dei lodigiani a causa delle molestie olfattive.

A Lodi, invece, c’è la Baerlocher, dove tempo fa lo scoppio di un reattore ha ferito dei dipendenti e creato il panico tra i cittadini. Anche in quell’occasione coloro che lavorano e vivono a ridosso della tangenziale hanno ribadito la necessità di conoscere i rischi che corrono, per capire come affrontarli. E poi, naturalmente, ci sono i depositi dei bus, come quello della Star in viale Italia, che presto si sposterà; il traffico costante dei pullman ha generato insofferenza nel vicinato.

Negli ultimi anni molte villette sono sorte nei pressi delle aziende chimiche, un problema sollevato nei giorni scorsi dal sindaco di Marudo, Claudio Bariselli, il quale ha dichiarato che vicino alla cartiera distrutta dall’incendio... non si doveva costruire.

La Euticals si trova nel cuore di San Grato, la piccola frazione di Lodi. Se alcuni residenti si lamentano a causa delle puzze che qualche volta travolgono la zona, altri ribadiscono che la colpa non è sempre delle imprese chimiche. «Vivo a San Grato da una vita - afferma un lodigiano doc -, ma non ho mai avuto grossi disturbi. La puzza? A volte si è scoperto che proveniva da altre parti». Nadia gestisce un’edicola di fronte al colosso farmaceutico: «Un anno fa mi svegliavo e stavo male per l’odore, ma poi, dopo alcuni interventi, la situazione è migliorata e adesso non sento più nulla. È una questione complessa, alla fine penso che queste attività diano lavoro alla gente, spesso sono arrivate prima le aziende e poi le case. Credo sia utile avere più informazioni, io in caso di incidente non saprei come comportarmi».

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