A caccia di una sede alternativa per i vaccini, i Comuni hanno offerto 31 luoghi sul territorio

Lodi, Villa Braila non è idonea. Il direttore: «In ospedale abbiamo individuato due linee di lavoro, utilizzando anche i poliambulatori»

«Villa Braila, come sede alternativa per le vaccinazioni non va bene». A spiegarlo, all’indomani delle proteste per la logistica delle vaccinazioni anti Covid per gli over 80, è il direttore generale dell’Asst di Lodi Salvatore Gioia. Il sopralluogo della struttura di viale Italia, resa disponibile dal Comune di Lodi, non è idonea. «La Provincia ha fatto un ottimo lavoro chiedendo ai Comuni la disponibilità degli spazi - spiega il manager . I comuni si stanno muovendo a fornire segnalazioni come avvenuto già per l’anti influenzale, le verificheremo con la protezione civile. Le strutture devono avere certe caratteristiche e conciliarle con le forze che abbiamo a disposizione, non avendo avuto nonostante la rassicurazione del commissario, le risorse umane promesse e oggetto del bando nazionale. Non possiamo permetterci di avere molte sedi. Stiamo aspettando di avere questo report, sono molto fiducioso. Già tutti i Comuni lodigiani hanno dato prova di una disponibilità eccezionale. Stiamo parlando di una campagna vaccinale completamente diversa, bisogna vedere se le sedi sono le più giuste per svolgere questa attività, ma confido che troveremo soluzioni idonee».

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