226 auto sequestrate sono da ritirare

Le auto e le moto che da oltre due anni si trovano sotto sequestro hanno “i giorni contati”. I proprietari hanno infatti sessanta giorni di tempo per andare a ritirarle e pagare le spese di deposito, dopo di che i mezzi o verranno demoliti (se in pessime condizioni) o andranno all’asta.

È quando stabilito dal ministero dell’Interno, che in base a una legge introdotta nel dicembre 2013 (sulla cosiddetta spending review) ha trasmesso nei giorni scorsi una circolare a tutte le prefetture d’Italia per informarle delle nuove modalità di gestione dei veicoli. Questo per risparmiare sui costi di deposito, che in caso di abbandono del veicolo da parte del proprietario ricadono inevitabilmente sullo stato.

Nella provincia di Lodi i veicoli interessati al provvedimento sono 226, collocati in nove depositi differenti (Baggi e Luppi a Lodi, Castellini a Orio Litta, Pancotti a Castiglione, Chini a Vidardo, La Sole a Cornegliano, Goicar a Ospedaletto, Aurora a Guardamiglio e Monfroni a Graffignana). Sul sito istituzionale della prefettura di Lodi (http://www.prefettura.it/lodi/multidip/index.htm) è stato pubblicato l’elenco completo dei veicoli giacenti con l’indicazione del modello, del numero di telaio o di targa e le generalità del proprietario.

Se nessuno andrà a ritirare i veicoli, i costi stimati per le casse statali saranno di oltre 800mila euro (circa 5 euro al giorno per ogni veicolo per due anni circa di deposito) anche se probabilmente il ministero cercherà di trovare un accordo su un prezzo forfettario.

In passato le auto restavano nei depositi anche per molti anni, con costi per le casse dello Stato che lievitavano a dismisura. Ora, invece, dall’aprile 2012, è stato istituito il sistema del “custode acquirente”: se dopo dieci giorni dal sequestro il proprietario non si presenta per ritirare il mezzo, che da quel momento rimarrà sotto la sua custodia, lo stesso verrà ceduto al titolare del deposito che lo potrà o demolire o mettere all’asta. In questo modo i costi sono stati quasi azzerati. I veicoli di cui parla la circolare del ministero, invece, si trovano sotto sequestro da più di due anni e quindi per questi valgono ancora le norme in vigore al momento del sequestro.

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