Wislawa Szymborska, leggerezza che incanta

Diciassette poesie fanno un libro importante e conclusivo, l’ultimo edito in vita della grande poetessa polacca Wislawa Szymborska (1923-2012), Premio Nobel nel 1996. Magistralmente tradotte dal compianto Pietro Marchesani, ruotano attorno ai temi primi ed ultimi del vivere, con ironica saggezza, nitore e leggerezza. Poesie dal passo lungo, narrante, piccole parabole di minuta osservazione che catturano immediatamente il lettore. Una dimensione esperienziale e di saggezza della scrittura che seppure non inerisce alla diretta interrogazione filosofica, riflette sulle luci e sulle ombre del vivere in un congiungimento di attimo poetico e perennità. Per tutte l’incipit di In effetti, ogni poesia: «In effetti ogni poesia / potrebbe intitolarsi «Attimo». // Basta una frase / al presente, / al passato o perfino al futuro: // basta che qualsiasi cosa / portata dalle parole / stormisca, risplenda, / voli nell’aria, guizzi nell’acqua, o anche conservi / un’apparente immutabilità, / ma con mutevole ombra […]».

Wislawa SzymborskaDue puntiAdelphi casa editrice, Milano 2013pp. 52, 6 euro

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