Per chi voglia approfondire e leggere di prima mano le poetiche del primo Futurismo italiano troverà in questo volume curato da Angiola Ferraris un utile viatico. Il lettore potrà scoprire non solo i manifesti di questo proteiforme movimento, ma anche i medaglioni dei principali protagonisti. Da Filippo Tommaso Marinetti a Corrado Covoni, Aldo Palazzeschi, Paolo Buzzi, Umberto Boccioni, Enrico Cavacchioli, Libero Altomare, Luciano Folgore, con un’attenzione particolare ad Ardengo Soffici. Oltre ai manifesti, nel libro troviamo una piccola antologia dei poeti citati, dalla scrittura lineare alle tavole “parolibere”, antesignane di altre sperimentazioni, dalla poesia verbo-visiva a quella sonora, ad alcune tendenze di anti-arte che pienamente si svilupperanno nei decenni successivi agli anni Venti del secolo scorso, e che riproposti forse inconsapevolmente, ancora ai giorni nostri, come certo neo-concettualismo, ci sembrano la nostra preistoria.
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