Vi presento un vampiro: sulle orme di Bram Stoker

Il “viaggio” di Barbolini

Chi nella vita non ha conosciuto almeno un vampiro? O un killer? Nel nostro paese la specie più diffusa. Roberto Barbolini pescando con deriva situazionista nella sua autobiografia fa con sicura verve, ironia e talento affabulatorio un’opera di pura invenzione infilando frammento nel frammento in un’edificazione compatta e irrinunciabile. Partito per la Transilvania sulle orme di Bram Stoker e del suo Dracula inanella una continua pratica di spostamento e décalage, un’alveare di comprimari (fra cui gli amici Guido Conti e Tomaso Kemeny), di fatti fra realtà anamorfica e immaginazione, fra dati e pura invenzione. Tutto il mondo e noi tutti finiremo nella pagina tersa e piena di avvenimenti, di luoghi e accatastamenti culturali di Barbolini? Il forte centro gravitazionale della scrittura calamita tutto con una giovialità modenese, ma anche con il diavoletto ungulato e disincantato del metropolita milanese.
Amedeo Anelli

Roberto Barbolini

Vampiri conosciuti di persona

La nave di Teseo, Milano 2017, pp. 238, € 15

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