Una saga familiare raccontata a più voci

È un racconto a più voci quello di I frutti del vento, ultimo romanzo di Tracy Chevalier: la scrittrice americana dipana infatti il suo intreccio, ambientato nella prima metà del XIX secolo, esplorando il mondo interiore di James e di Sadie e poi dei loro figli Robert e Martha. Gli spunti storici da cui Chevalier ama partire per ordire le sue trame sono sempre originali: questa volta a fare da sfondo alla vicenda c’è l’America selvaggia dei pionieri e dei cercatori d’oro, mentre a segnare il destino della famiglia protagonista, i Goodenough, è l’amore di James per la coltivazione delle mele. La costruzione del romanzo è complessa: l’autrice salta avanti e indietro tra i decenni e dalle vicende di un personaggio a quelle di un altro; nonostante questo, però, nella lettura non si incontrano mai una parola o una frase che si vorrebbe scrivere in modo diverso. Questa storia di frontiera infatti funziona ed è un affascinante viaggio attraverso paludi e foreste dell’America dell’Ottocento.

Tracy Chevalier I frutti del ventoNeri Pozza, Milano 2016, pp. 249, 17 euro

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