Una caccia ai tesori trafugati dai nazisti

La storia vera di Simon Goodman, discendente di una ricca famiglia di ebrei tedeschi, a caccia della collezione d’arte raccolta dalla sua famiglia nel corso dei decenni precedenti la Seconda guerra mondiale e poi trafugata dai nazisti. Coi nonni morti nei campi di sterminio, suo padre scampato miracolosamente alla Shoah, Simon ben presto si dedica anima e corpo alla ricerca della collezione avita che comprendeva quadri di Degas, Renoir, Botticelli. Come un vero investigatore, Simon si mette sulle tracce di coloro che in connivenza coi nazisti seppero approfittare dell’occasione per arricchirsi sulle spalle di milioni di condannati a morte. Sulle tracce di transazioni bancarie, contratti di vendita stipulati tra gerarchi e collezionisti internazionali oltre che mercanti d’arte, il protagonista riesce ben presto a seguire le tracce della collezione in massima parte finita nelle mani di Göring e dello stesso Hitler e poi riparate in Svizzera. Una lotta senza esclusione di colpi durata decenni, che lo porterà a recuperare gran parte del maltolto.

Simon GoodmanL’orologio di OrfeoMondadori Electa, Milano 2015, pp. 368, 19.90 euro

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