Un viaggio dentro la parola, con Serianni come Virgilio

n principio era il “Verbo” (dice la Bibbia), ma verbum, in latino, sta per parola, nello specifico quella divina. L’importanza della “parola”, dunque, parten da lontano, ma non è tratto unico del Cristianesimo: la parola distingue l’uomo dagli animali, la parola permette la comunicazione e la trasmissione del sapere; la parola “pesa” e può essere acuminata, può far male fino a disporre della vita altrui (si pensi alle testimonianze in tribunale); la parola - quella letteraria in primis - può regalare emozioni, gusto, suscitare passioni. Insomma la parola è importante. Ne discetta, con acume mai pedante, efficacia argomentativa e stile filante, Luca Serianni, grande storico della lingua italiana (insegna alla Sapienza) in un agile volume della collana “Parole (guardacaso) nostre“ del Mulino. Un libro di cui fare tesoro.

Luca SerianniParolaIl Mulino, Bologna 2016, pp. 157, 13 euro

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