Un tuffo nel passato

dell’“eterno ritorno”

A Parigi è ambientato questo gioiellino del premio Nobel Modiano, un racconto dalla prosa ben congegnata erede di Proust. Nell’oblio che invade di fantasmi l’Occidente, questo libro con le sue atmosfere suggestive e sfuggenti porta in scena la circolarità della memoria. Perchè è solo con il ricordo che ci si libera di un passato difficile. Jean Daragane è un vecchio scrittore che vive isolo in una Parigi fuori dal tempo. Lo squillo del telefono però rianima il silenzio e una voce gli rivela di aver trovato il taccuino che aveva perduto. Lo scrittore accetta di incontrare l’ambiguo Gilles, che si presenta in un bar insieme a Chantal, una donna dai tratti orientali. Daragane verrà in contatto con un dossier che riporta la foto misteriosa di un bambino: così la sua vita viene avvolta in un ricordo, che si fonde col presente, rimarcato da martellanti squilli. Daragane farà i conti con l’infanzia, rievocando l’unica donna che lo abbia tenuto per mano affinchè non si perdesse. E la coscienza si aprirà a un eterno ritorno...

Patrick Modiano, Perché tu non ti perda nel quartiereEinaudi editore, Torino 2015, pp.124, 17 euro

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