Un racconto in versi per l’ottimo Lauretano

Solo a un poeta traduttore di Puškin, poteva venire la tentazione di ibridare una forma ormai aulica quale il racconto in versi con forme della poesia del secondo Novecento che tangenzialmente incontrano la prosa. Aggiungendo a ciò un’epopea da “wanderer” della riviera di Cesenatico, ecco l’ottima prova di Gianfranco Lauretano. Un racconto in versi dove della poesia rimane anche strutturalmente, non solo l’andare a capo, e certi espedienti ritmico retorici che non possono distinguere fra i due generi, ma anche un rapporto intenzionale fra ritmo e senso ed alcune marche forti. Diviso in capitoli e con dialoghetti ed incipit la storia contemporanea del giovane Marco procede spedita e senza intoppi. Ecco un frammento dalla Partenza: «Come ogni storia del mondo / comincia anche questa da un padre / il babbo di Marco in pensione / che passa da un vecchio divano / in cucina a una stanza a letto / che dorme che mangia che guarda / programmi dementi».

Gianfranco Lauretano, Racconti della RivieraRaffaelli Editore, Rimini 2012pp. 46, 10 euro

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