Un piccolo gioiello di “cappa e spada”

Bella e particolarmente curata questa nuova edizione de Il cavaliere d’Harmental, primo tra i grandi romanzi storici di Alezandre Dumas padre, scritto soli due anni prima del suo grande e indimenticabile successo I tre moschettieri. Secondo le migliori tradizioni del romanzo storico di cappa e spada Dumas utilizza quel solido canovaccio narrativo fatto di continui colpi di scena che lo renderà giustamente famoso. La vicenda si snoda nella Parigi dei primi del Settecento, al tempo della reggenza del duca Filippo d’Orlénas, tutore del giovane Luigi XV. In una città in pieno fermento vive il giovane Raoul d’Harmenthal, rampollo di una famiglia della piccola nobiltà di Nevers, privato del comando del suo reggimento e dell’amante, che si troverà implicato in una congiura ordita da alcuni grandi del regno, fautori del partito del duca di Maine, figlio illegittimo di Luigi XIV, e guidata dall’ambasciatore spagnolo, il principe di Cellamare, volta a scalzare dal potere il reggente. Sotto mentite spoglie il nostro eroe, a cui spetta, manco a dirlo, il compito di rapire il duca e trasferirlo in Spagna, si vede costretto a vivere in una misera soffitta nell’attesa del momento buono per colpire. Qua suo malgrado farà conoscenza della giovane Bathilde, la misteriosa vicina, che rapidamente avrà ragione del suo cuore. Stretto tra il dovere nei confronti dei compagni d’avventura e il richiamo della passione il giovane Raoul si troverà ben presto a dover fare i conti con tutta una serie di imprevisti che rischiano di trascinarlo verso l’abisso.

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