Un Paese senza radici e la fine dell’innocenza

L’amicizia di chi è cresciuto insieme, la periferia in veloce trasformazione nella Roma di oggi e la fine di un sodalizio profondo che si vorrebbe eterno. Emilia Zazza nel suo romanzo d’esordio entra nell’anima più vera di un contesto sociale per catturare quel difficile momento di passaggio dall’infanzia all’adolescenza e raccontare lo smarrimento di un mondo che ha perso le sue radici. Pino, Mustafà e il Moretto, inseparabili amici dall’infanzia, sono i protagonisti di una storia di formazione, in cui viene utilizzato anche il dialetto romanesco e l’atmosfera ha qualche reminiscenza pasoliniana. Romana, autrice di racconti e saggi, collaboratrice di riviste come «Nuovi Argomenti», la scrittrice raccontando la vita in un quartiere della sua città mostra quello che siamo diventati.

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E. ZAZZA, Si sta facendo notte, Pequod, Ancona 2011, pp 142, euro 14

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