Un mare di polemiche senza peli sulla lingua

Lo abbiamo conosciuto grazie a una serie di romanzi storici imperniati sulla figura del capitano Alatriste e per una serie di gialli coi protagonisti più disparati, che hanno fatto di Arturo Pérez-Reverte uno degli autori spagnoli contemporanei di maggiore successo internazionale. Questi brevi racconti pubblicati fra il 1994 e il 2012 ci presentano un Pérez-Reverte ironico, acido, a volte crudele fustigatore dei vizi della sua Spagna, ma non solo. Una serie di piacevoli elzeviri con in comune la passione per il mare, e che offrono lo spunto per polemiche sovente crudeli, con ritratti nei quali, senza peli sulla lingua, vengono messi alla gogna storici, ministri, ammiragli, marinai, scrittori, ma anche tutta una serie di personaggi assurti agli onori della cronaca in virtù di una serie di disastri annunciati.

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A. PEREZ-REVERTE, Le barche si perdono a terra,Tropea, Milano 2012, pp. 323, 15 euro

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