Umanesimo e scienza nella cultura “divisa”

nHa ancora senso la scissione idealistica fra cultura umanistica e scientifica, od obbedisce piuttosto a una ben precisa ideologia ed economia? E come s’inserisce in questa scissione l’interesse di una parte delle neuroscienze di «concetti della tradizione umanistica “alta”, come quelli d’empatia, libero arbitrio e creatività» e la teorizzazione di una natura umana universale e condivisa, che ha fondamento in una struttura noi-centrica neuronale sulla quale si istituisce la persona, con il crescente interesse per il cognitivismo negli studi letterari? In modo accessibile ai non specialisti, questo volume di Stefano Ballerio rappresenta un’utile guida ai problemi sopraccitati e ai risultati delle neuroscienze contemporanee, nonché l’esplicitazione problematica di concetti quali comprensione, interpretazione, spiegazione con le relative criticità. In sospeso rimane invece il dibattito intorno ai criteri di scientificità, al realismo o al convenzionalismo, al tema dell’ideologia.

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Stefano Ballerio, Mettere in gioco l’esperienza, Ledizioni, Milano 2013, pp. 136, 16 euro

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