Tre “movimenti” per un’architettura

Romanzo in tre movimenti dalla connotata impronta architettonica e da un ritmo costante della narrazione che si affida a continui spostamenti e digressioni. Eleganza di scrittura e precisione narrativa lo contraddistinguono, in una volontà autoriale forte fra la precisione e visione oggettivante del narratore e le epifanie del discorso diretto. Il titolo non allude solo ad uno degli episodi del romanzo, ma anche alla forma musicale sei-settecentesca in più movimenti e riprese, alla sezione del cosmo compositivo e qui l’elemento solistico è dato dalla forza inarrestabile della tensione narrativa.Fra volontà strutturante e adesione della materialità del dettato, fra fisiologia costruttiva e un brulicare rappresentativo, il romanzo cattura con la forza centrifuga della scrittura in un cinerama di piccole narrazioni ed eventi. Questa dimensione d’evento della scrittura rappresenta un felice innesto fra tradizioni anglo-americane e una scrittura di stile di autoctona fattura.

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Daniela Matrònola, Partite. Romanzo in tre Movimenti, Manni, Lecce 2013, pp. 262, 20 euro

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