Tutta colpa di Cenerentola, ma anche di Vivian-Julia Roberts di Pretty Woman, per non parlare di Candy Candy o Angelina Jolie: la loro “colpa” è averci nutrito a pane, favola e fantasia, foraggiando il nostro cuore romantico e facendoci perdere di vista il senso della realtà. Se oggi le donne hanno aspettative troppo alte o irrealistiche sulle faccende amorose la responsabilità è dei principi azzurri che si sono avvicendati nel tempo, fin da quando eravamo bambine, nei libri di favole e poi nei cartoni animati, nei film e nella vita patinata dei vip. È questa la tesi di Simona Siri, giornalista, che con puntiglio da cronista e una prosa accattivante analizza in Vogliamo la favola le tante fiabe che hanno zuccherato (troppo) il nostro cervello. La buona notizia è che, in fondo, vale la pena crederci, in qualche sogno.
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Simona Siri, Vogliamo la favola, Tea editore, Milano 2013, pp. 195, 13 euro
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