Sulla “Stella polare” di Alberto Guareschi

Frutto di un lungo lavoro di lima, il volume riscrive, approfondisce e ingloba i Teatrini del signor Egli uscito da Diabasis nel 2004. “Poesie Lettere in versi Teatrini”, in maniera più sintetica, e meglio non potrebbe il sottotitolo inquadrare il volume, che attorno al tema del viaggio, anche letterario, con i suoi amori e i suoi ardori è topoi di ben più marcate peregrinazioni vitali. Il dettato è limpido, colloquiale, in una “mappa” di luoghi, letture, rimandi ed evocazioni, di citazioni e cripto-citazione dai maestri amati, sotto il segno della variazione e della parafrasi. In questo quadro spiccano le lettere in versi come In autunno. Nuova lettera per Ariele, dal tono fermo e pacato. Lo spazio letterario si apre su più fronti in una sedimentazione di esperienze culturali, esistenziali, fantastiche e dialogiche. Per tutte le poesie un frammento da Dal diario: «(...) infine / spulciato fra le carte, nei cassetti, / messo da parte innesti / col quale ricavare, a tempo debito, / nuove parole sopra nuovi fogli, un racconto maturo / dopo l’aridità di questi giorni».

Alberto GuareschiStella PolarePassigli Editore, Bagno a Ripoli 2016, pp. 124 14.50 euro

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