Sorrisi commoventi sull’identità ritrovata

Breve, intelligente, commovente e esilarante monologo teatrale che ha ispirato un film di successo. L’autore, membro della Comédie Française e vincitore di due premi Lumiére, ci parla di sè, un ragazzo che, con la scusa di essere nato in un’epoca in cui i tabù sessuali vengono meno, si ritrova addosso l’etichetta di omosessuale. Ecco perchè il libro appare sovversivo: perchè racconta il carico che il ragazzo ha dovuto assumere per riaffermare la sua eterosessualità. Ma lo fa con autoironia, attraverso un umorismo leggero con cui interpreta pure il ruolo della madre, golosa divoratrice di emozioni, in una girandola di non detti tanto schiaccianti quanto divertenti. Una storia in cui tutti i ragazzi che sono stati “bambini diversi” si possono riconoscere: il bullismo, la negazione per lo sport, la confidenza con la madre e il desiderio di non tradirla, la distanza emotiva dal padre. Piangendo e ridendo capiremo chi siamo leggendo questo liberculum dove sono il caso e le scelte a guidare l’assunzione di un’identità invece di un’altra.

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Guillaume Gallienne, Tutto sua madre, Frassinelli editore, Milano 2014, pp. 102, 12 euro

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