Sono nel Medioevo cristiano i semi della scienza moderna

La leggenda dei “secoli bui“ è dura a morire e nell’immaginario collettivo, complici cinema e fiction letteraria, l’idea del Medioevo come lungo periodo di oscurantismo è ancora assai radicata. Da tempo, tuttavia, la storiografia più attenta ha via via smantellato le basi di tale immaginario sulla scorta di ricerche scrupolose e documentate. In tale linea si inserisce il ponderoso lavoro dello studioso inglese James Hannam, il quale - carte alla mano - ricostruisce la genesi medievale (di quel Medioevo cristiano tanto bistrattato da frettolose letture pseudo-illuministe e laiciste) del pensiero scientifico moderno e di tante innovazioni tecnologiche che quel pensiero hanno reso possibile. Un viaggio ben condotto nella “filosofia naturale“ dalla fine dell’Impero romano all’alba del Rinascimento.

James Hannam, La genesi della scienzaD’Ettoris, Milano 2015, pp. 493, 26.90 euro

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