Sfide e opportunità di un Paese che muta

A due anni di distanza della pubblicazione del primo rapporto - proposta preparata dal Comitato per il progetto culturale della Cei - esce per i “tipi” della Laterza un secondo rapporto dedicato questa volta alla demografia in Italia, con una bella prefazione del cardinal Camillo Ruini e che vede la collaborazione a questo progetto editoriale di un gran numero di specialisti del settore. Ne emerge un quadro a tutto campo della situazione demografica nel nostro Paese, soggetto a una serie di cambiamenti epocali. Il ritratto di una nazione di sessanta milioni di abitanti, di cui uno ogni tredici proveniente da altri Paesi, con il progressivo calo delle nascite, l’aumento dell’età media della popolazione, l’innalzamento della soglia fra popolazione attiva e i pensionati, dove i meno che ventenni sono scesi fino a uno ogni cinque residenti. Una situazione che già nel maggio del 2010 aveva fatto dire al cardinal Bagnasco come il Paese stesse andando incontro inesorabilmente verso un vero e proprio suicidio demografico, lento ma irreversibile. Una realtà che ha anche, però, molti lati positivi: l’innalzamento dell’età media, che ha superato gli 80 anni, la mortalità infantile che ha raggiunto i livelli minimi e la fecondità femminile, attestata ad una media di 1,4 figli per donna. Una serie di realtà sulle quali si cerca di interrogarci per capire i nodi problematici e meglio comprendere le sfide che ci attendono in futuro, fornendo alcuni stimoli e alcune risposte per cercare di far fronte al problema del tracollo delle nascite e salvaguardare il ruolo delle famiglie.

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AA.VV., Il cambiamento demografico, Editori Laterza, Roma- Bari 2011, pp. 191, 14 euro

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