Se il match di calcio è uno scontro etnico

Estate del 2002, nel mezzo dei mondiali di calcio nippo-coreani: a pochi giorni dalla sfida tra la nazionale inglese e quella argentina, a Dudley, distretto siderurgico nel mezzo delle West Midlands, si svolge un’altra partita, con la squadra locale del Cinderheath Fc che sfida la compagine musulmana della città. L’11 settembre è passato da poco e il suo ricordo appare ben vivo, in un ambiente saturo di rancore, con l’atmosfera resa sempre più incandescente dall’avanzata dello xenofobo British National Party e dal progetto di una megamoschea nell’area in cui un tempo sorgevano le acciaierie. Un ritratto inquietante dell’Inghilterra post tatcheriana, tramortita dalla cura della “Lady di ferro” e ingannata dal new labour di Blair, in cui si dipanano le vicende umane dei protagonisti nella snervante attesa dell’incontro che potrebbe scatenare una vera e propria guerra razziale nel Black Country. Un romanzo a forti tinte su un Paese che cambia, sovente in peggio: una radiografia impietosa ben evocata dalla penna acida di Cartwright.

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Anthony Cartwright, Heartland, 66thand2ndedizioni, Roma 2013, pp. 291, 17 euro

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