Sicuramente è la migliore e popolare introduzione ad «imparare a leggere per imparare a scrivere» che sia stata pubblicata nel nostro Paese negli ultimi trent’anni. Non è un corso di scrittura creativa, ma una sentita incursione nei problemi e nelle tecniche narrative, nelle tradizioni di scrittura dell’Europa, che ogni corso superiore di Letteratura dei Licei e degli I.I.S. dovrebbe tenere in considerazione, e che inoltre appassionerà chi ama leggere e scrivere. Sotto il segno di figure esemplari, i grandi classici della letteratura europea, da Čechov a Kafka, con affabilità, Conti ci avvicina ai principali problemi delle pratica in questione: dall’arte di leggere, alla scrittura e alla riscrittura, all’idea del personaggio ed alla sua nascita, alla scrittura di novelle, fiabe e gialli, non disdegnando la scrittura satirica e l’umorismo. La lettura di questi volumi dai solidi apparati, anche bibliografici, è più efficace ed appassionante di molte teorie narratologiche pseudoscientifiche e di molta “melassa” universitaria sotto il grado zero della scrittura e del pensiero.
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Guido Conti, La scuola del racconto, Rcs Editori, Milano 2015, 12 volumi, 98 euro
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