Il libro è corredato da un apparato iconografico curato: parla della chiesa più importante di Milano, la basilica di Sant’Ambrogio, cuore della spiritualità meneghina. Se oggi possiamo ammirare il celebre quadriportico, lo dobbiamo anche ai lavori di restauro nell’Ottocento. Il volume ricostruisce l’opera dell’ingegnere francese Fernand de Dartein (1838-1912) che scrisse la prima colossale indagine sul romanico in Lombardia. Tancredi Bella, in un volume dotto e affascinante, ci racconta dei suoi sopralluoghi alla basilica, documentandoli con schizzi, disegni e planches acquerellate preparatorie alle incisioni. A cent’anni dalla morte dello studioso francese, questa ricerca ricostruisce come Sant’Ambrogio nell’Ottocento abbia avuto nuova vita e sia diventata la basilica che conosciamo: erano anni in cui la coscienza nazionale del proprio passato e del patrimonio artistico era percepita sulla pelle, in un’effervescenza così ben descritta nel volume da far mare se paragonata all’immobilismo odierno.
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Tancredi Bella, La basilica di Sant’Ambrogio a Milano, Jaca Book, Milano 2014, pp. 228, 25 euro
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