Roma “città eterna”, la racconta Abbate

Scrittore, tvblogger, frequentatore controcorrente di talk televisivi, autore di un Pasolini spiegato ai ragazzi di rara acribia critica, Fulvio Abbate licenzia per Bompiani, Roma vista controvento. In questa guida sui generis, Abbate non rinuncia alla propria ironia come alla furiosa vis polemica che da anni lo anima. Per l’appunto facendone uno dei più interessa ti e non omologati intellettuali italiani. Talmente controcorrente da non essere compreso nelle sue estemporanee esternazioni internettiane. Ma non è il caso di Roma, da lui palermitano di nascita capita fino in fondo, molto più di chi romano lo è per davvero. Con scrittura rapida, secca, coinvolgente, aiutato dalla letteratura, dal cinema, dal teatro, dalla toponomastica, dalla disperata vitalità di Pasolini - ma i personaggi sono mille - Abbate prende per mano il lettore e lo guida nei recessi più bizzarri, strani, veri e autentici della romanità. Non dimenticando ad ogni modo di contrapporre la sua grande «bellezza» e «bruttezza» così solo si può giustificare lo scritto d’apertura occasionato da Carlo Verdone.

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Fulvio Abbate, Roma vista controventoBompiani Editore, Milano 2015, pp. 697, 19 euro

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