Ritratto dell’America degli anni ruggenti

Vero romanzo cult dell’America degli anni ruggenti, nella New York degli anni Quaranta ebbra di vita, ove tutto sembrava possibile una volta finita la guerra, opera di un’autrice a lungo dimenticata e riscoperta solo negli ultimi decenni, Café Julien è il ritratto vivo e palpitante dell’umanità che bazzica nell’omonimo caffe di Manhattan. Vero centro di gravità di un gruppo di clienti fissi, il luogo dove vanno a dimenticare gli amori falliti e per trovarne di nuovi, per scroccare denaro, per rovinare la reputazione di altri, ma soprattutto per vedere e farsi vedere. Ci troviamo così alle prese con una carrellata di personaggi tra i più disparati. Come, solo per ricordarne alcuni, Rick Prescott alla perenne ricerca dell’amore perduto, Jerry Dulaine, arrampicatrice sociale, o Elsie Hookley, matrona della buona società. Col suo umorismo tagliente e spietato Dawn Powell prende così di mira il mondo degli artisti e si fa beffe dell’universo bohémien, a lei ben noto, del Greenwich Village, che ha saputo catturare con fine ironia in pagine indimenticabili.

Dawn PowellCafè JulienFazi editore, Roma 2015, pp. 340, 18.50 euro

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