Risposte e domande, labirinto per la psiche

Che il pensare troppo o in maniera scorretta possa creare problemi appare evidente a chiunque. Ma resta difficile credere come, attraverso una logica coerente e stringente, si possa arrivare a conclusioni errate, persino folli. Ecco perché lo psicologo Giorgio Nardone ribalta il celebre motto «Cogito ergo sum» in «Cogito ergo soffro»: la storia del pensiero occidentale è punteggiata nella vita quotidiana da trappole, da auto-inganni, da incidenti che ci fanno spesso cadere in psicopatologie. Perché continuiamo a illuderci di poter risolvere problemi di cuore con freddi sillogismi, ansie con rassicuranti equazioni, angosce con matematiche certezze? La mente non funziona così, avverte lo studioso: dobbiamo superare il «Cogito» e, anziché ostinarci a cercare le risposte, dovremmo formulare meglio le domande.

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G. NARDONE, Cogito ergo soffro, Ponte alle Grazie, Milano 2011, pp. 120, 12.50 euro

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