Risate e avventure con Tony e i “vip”

Sorprendente a dir poco quest’ultima fatica di Paolo Sorrentino, che grazie alle vicende fantacomiche di una star di musica pop ormai avviata lungo il viale del tramonto sa descrivere con sottile e pungente ironia la società italiana dei nostri giorni. Attraverso gli occhi di Tony Pagoda, non più giovanissimo cantante napoletano, autore di una sorta di libro verità che racchiude le esperienze di una vita, Sorrentino ci introduce così tra i circoli degli amici che contano del protagonista. Dalla cena in casa di Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi, circondato dai ventotto cani della coppia, alle magie del mago Silvan, passando attraverso il viaggio a Vienna per vedere il ballo delle debuttanti, in cui il nostro intravede la vera star del momento, Ruby Rubacuori, la procace giovane marocchina invischiata in uno dei più famosi scandali di natura sessuale della seconda repubblica. Il tutto sino alla missione surreale di Fabietto verso la Corea del Nord e l’incontro col padre padrone del paese, Kim Jong-il, nel disperato tentativo di convincerlo ad abbandonare la sua corsa verso l’arma atomica. Si ride di gusto grazie a questo presidente del consiglio distratto, che fa continuamente confusione col nome del leader coreano e fa battutacce di cattivo gusto, in grado di risvegliarsi dal suo torpore solo alla vista di una procace fanciulla. Agli allenamenti del Napoli calcio, ci si diverte di cuore con Tony Pagoda, quasi sempre accompagnato nelle sue avventure dall’amico di sempre, Tonino Paziente, altra macchietta che sembra uscita dalla commedia brillante napoletana, ma sovente è un sorriso amaro che ci porta a riflettere su di una umanità miserabile e variopinta.

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PAOLO SORRENTINO, Tony Pagoda e i suoi amici, Feltrinelli editore, Milano 2012, pp. 156, 14 euro

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