Quello strano viaggio sul treno della vita

Punteggiato di soluzioni poetiche e ammantato di magia, il romanzo di Basile affascina e si legge d’un fiato. Dal ritmo avvincente e l’intreccio ben congegnato, le storie sono simili alle tessere di un puzzle. E come nelle fiabe, è la “mancanza” il motore della vicenda che vede un 30enne ferroviere di una stazione di provincia collezionare oggetti smarriti sui treni; e sarà il ritrovamento di un diario che aprirà la strada alla ricerca di sé e alla sua crescita. Un incontro dopo l’altro, il giovane conoscerà altre storie, varcherà altri orizzonti; sempre più consapevole, riuscirà a guardare verso le stelle e a credere in sè. Un romanzo di formazione in cui anche i personaggi collaterali, come Elena e Milù, acquistano vita e mandano bagliori di incantevole umanità: per una storia che sa disegnare sorrisi e trova la felicità come «un’ape che se posa/su un bottone de rosa:/ lo succhia e se ne va», per dirla con Trilussa. Così anche anonime stazioni pulsano di emozioni e sorprendono: sono le piccole storie che ci raccontano le storie del mondo.

Salvatore Basile - Lo strano viaggio di un oggetto smarrito - Garzanti Editore - Milano 2016 pp.302 - 16.90 euro

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