Quell’amore proibito tra piramidi e segreti

Mentre accompagna i turisti per i siti archeologici egiziani, la guida Francesco Volterra non si aspetta di essere coinvolto suo malgrado in un furto che nasconde uno dei più sconvolgenti misteri dell’antichità, portandolo a contatto con trafficanti e società segrete. Muovendosi in vespa, dietro la scomparsa della mummia di Hatshepsut, rubata dal museo egizio del Cairo, scoprirà una favolosa storia d’amore. Il profondo legame tra la faraona e il gran sacerdote Senenmut, sfociato in una relazione clandestina osteggiata dai dignitari, portò l’architetto a collegare con un tunnel sotterraneo le loro tombe. Ma per vendicarsi della casta sacerdotale, Senenmut disegnò sul soffitto della tomba la chiave del mistero delle origini della civiltà egizia, ricoprendolo con dell’intonaco. Così il messaggio arriverà a noi collegando la piramide di Cheope alla stella di Orione. Giacobbo, con i suoi colpi di scena alla Voyager, si muove nel racconto più a suo agio che in una trasmissione di divulgazione televisiva, appassionandoci in una lettura che non annoia.

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Roberto Giacobbo, La donna faraone, Mondadori editore, Milano 2014, pp. 192, 17 euro

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