Un cimitero clandestino sorto in riva al Po nei primi anni dell’Ottocento in seguito al l’editto napoleonico di Saint Cloud, nascosto ai vivi e dimenticato dalle generazioni successive: è da questo spunto che è nato il progetto L’antologia del fiume Po - Una Spoon River piacentina, opera corale che omaggia esplicitamente il capolavoro di Edgar Lee Masters. A cimentarsi con il poeta americano con le dovute proporzioni e con la giusta dose di autoironia chiesta dai curatori (lo scrittore Gabriele Dadati e l’editore e scrittore a sua volta Giovanni Battista Menzani) sono stati diciassette autori: giovani alle prime armi e semiprofessionisti con alle spalle differenti esperienze. Il risultato è quello di un microcosmo di nomi e personaggi in cui convivono e si incrociano le storie di mercanti, truffatori, pescatori di frodo, bracconieri, guardie e soldati, ladri e matrone. Rispetto a precedenti volumi delle Officine Gutenberg, piccola ma dinamica casa editrice piacentina che riesce a stare a galla in tempi tanto tragici per l’editoria, questo è arricchito da una serie di fotografie di personaggi in abiti d’epoca, scattate sulle rive del Po.
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AA.VV., L’antologia del fiume Po, Edizioni Officine Gutenberg, Piacenza 2014, pp. 240, 14 euro
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