Quella parete sottile tra fantasia e realtà

La parete sottile del titolo di questo romanzo, introspettivo e delicato, non separa, ma unisce. Unisce i destini del narratore e della famiglia che abita l’appartamento accanto, accomunati dalla perdita del padre. La musica suonata quotidianamente dalla vicina accompagna il protagonista dall’infanzia alle soglie della giovinezza, alle prese con i primi problemi e i primi amori. Attraverso gli anni le melodie seguono, quasi si adattano agli stati d’animo della pianista: la gioia della famiglia felice si trasforma in disperazione per la morte del marito, quindi in malinconia, rabbia e rinascita. Sebbene non li conosca, non riesce a smettere di seguire i loro movimenti, i loro ritmi. Così quando viene invitato a cena dai vicini, entrando in quelle stanze e parlando con quelle persone vede, per la prima volta non solo con gli occhi dell’immaginazione, ciò su cui fino allora aveva solo fantasticato. La nuova prospettiva però lo spinge a porsi delle domande sui propri sentimenti, a prendere finalmente coscienza di sé e a diventare adulto.

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Enrico Regazzoni, Una parete sottile, Neri Pozza Editore, Vicenza 2014, Neri Pozza, pp. 190, 16 euro

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