Quella linea sottile fra noi e il pianeta

«Le scarpe sono il nostro momento di contatto e separazione con il pianeta; è la suola, quel sottile foglio di pelle animale, a separarci e unirci alla madre terra». Adottando il punto di vista di una merce che lascia delle orme - come accade appunto alle scarpe - Pino Ammendola – attore, doppiatore, regista e autore teatrale, insignito nel 2011 del Premio Roma è Arte per il teatro – ci racconta della bellezza stupefacente di Napoli e di Capri, del desiderio e della sua vana rincorsa, dell’ossessione di sé davanti allo specchio, ma anche di Hollywood e dell’intramontabile mito di Marylin. In sette racconti dal tono elegiaco, fatta salva la variante chandleriana ambientata oltreoceano, Ammendola ricostruisce ambienti e stili di vita che s’imprimono per sempre nell’animo, forse perché già da sempre a misura di racconto e di fantasia. La chianella che Cenerentola perde è inseguita ovunque dai personaggi di Ammendola, quasi rappresentasse l’antidoto alla nostalgia di un luogo intatto, di cui ognuno va alla ricerca dentro di sé.

Pino Ammendola, Scarpe diem. Storie di scarpe straordinarieTeke Editori, Roma 2013pp. 259, 14 euro

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