Quei “patti scellerati” tra politici e malavita

È un ritratto sconvolgente di 200 anni di storia italiana ed europea quello che esce dalla penna di Jacques de Saint Victor. La storia degli accordi tra le mafie italiane e la politica, non solo quella del Belpaese, dato che il ritratto si allarga a macchia d’olio a tutta l’Europa. Un patto scellerato che unisce in maniera simbiotica le élites politiche ed economiche ai vari gruppi di criminalità organizzata. Un legame profondo e perverso quello che analizza Saint Victor, che cammina lungo i secoli, valica le frontiere e che, come un camaleonte, sa adattarsi a ogni situazione e ai cambiamenti. Veniamo così presi per mano e accompagnati all’interno della storia del fenomeno mafia, dalle sue origini nelle campagne del Mezzogiorno borbonico, passando attraverso l’influenza esercitata dopo l’unificazione nazionale nei salotti buoni dell’Italia umbertina, alla connivenza col regime fascista sino ai nostri giorni coi legami coi narcos e le mafie dell’Est europeo, tra droga, prostituzione e la gestione dei rifiuti tossici.

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Jacques de Saint Victor, Patti scellerati, Utet editori, Novara 2013, pp. 478, 18.50 euro

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