Quei cuori “spiaggiati” sul mare dell’Algarve

Direttamente da Lisbona arriva la storia confezionata con sapienza da Ana Casaca, quarantenne portoghese. Impariamo a conoscere la vita di Luisa e di Tiago e il modo bizzarro in cui, da bambini, si sono conosciuti: erano entrambi in una delle spiagge dell’Algarve, pieni di futuro e di vita. Gli anni passano e i drammi familiari fanno il resto: in una casa si eccede con l’amore che sfocia nel possesso, in un’altra invece si sconfina nell’indifferenza. Sedici anni dopo Luisa e Tiago si ritrovano. Tutta colpa di un male oscuro che sta minando il loro corpo e la loro mente. Da amici che erano, Luisa e Tiago diventano presto sodali, compagni di vita, amanti. Riescono, con l’aiuto reciproco, a recuperare anche il rapporto con i rispettivi genitori. Forse per sconfiggere la malattia c’è bisogno solo di umanità e di tornare bambini, a sognare lungo una spiaggia dell’Algarve. Arriva in Italia l’ultima prova narrativa di Casaca, che convince sia per la struttura del romanzo sia per la descrizione dei personaggi: il genere “romance” è più vitale che mai.

Ana Casaca Viaggio al termine del cuoreBaldini & Castoldi, Milano 2016, pp. 320, 14.90 euro

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