Quegli “scatti” in volo di Pierangela Rossi

Scritti tra il 1981 e il 1993, i brevi testi di questa interessante raccolta poetica di Pierangela Rossi rappresentano una serie di momenti epifanici, brevi considerazioni, tratti di colore, “scatti” nel tempo fuggitivo. In essi sono già delineati alcuni percorsi delle successive raccolte e taluni intendimenti a superare il dato primario anche di sensibilità e di sentimento verso un altrove. In questo non so quanto conti il magistero ungarettiano, l’attenzione alla singola parola scarnificata e quanto l’attitudine di Pierangela Rossi a un’abreazione d’immagine: «e ancora da capire / l’ombra / già ferita: aprile».Il breve testo spesso s’installa in un silenzio attivo che favorisce la riflessione, con similitudini e “modulazioni” repentine e risoluzioni improvvise ed assonanze. La partizione e lo scatto dell’andare a capo sono un cardine di questa poesia che vive nello spazio bianco della pagina, dove non dovrebbe essere accostata ad altra, sino alla svolta all’altra pagina.

_____

Pierangela Rossi, Ali di colomba, Campanotto Editore, Pasian di Prato (Ud) 2013, pp. 60, 10 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA