Quando anche l’Africa nera ruppe le proprie catene

Tra i più grandi inviati speciali del secondo dopoguerra, il polacco Ryszard Kapuściński ci ha lasciato una serie di vivaci descrizioni di un mondo ormai scomparso, di un universo ancora diviso dalla guerra fredda. Con questa ennesima raccolta ci troviamo catapultati nell’Africa nera, un continente che si stava rapidamente decolonizzando. Con questi dieci reportage apparsi tra il 1962 e il 1966, Kapuściński descrive questo periodo di rottura nella storia recente del continente. La nascita dei nuovi stati, le lotte di liberazioni contro inglesi e francesi, la descrizione dei leader, dei padri della patria, della crisi dei nuovi sistemi politici, dal Kenya dei Mau Mau all’Etiopia di Haile Selassié, ma anche le vicende della gente comune, tante storie di vita accomunate dalla lotta per la sopravvivenza.

_____

Ryszard Kapuściński, Se tutta l’Africa, Feltrinelli, Milano 2013, pp. 279, 16 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA