Privacy e reputazione nei tempi di Internet

Dal pericolo del cyber-bullismo alle opportunità di lavoro, le conseguenze della propria “fama” in Rete sono reali, molto reali. In questi giorni in cui si discute in tutto il mondo di tutela e violazione della privacy e dei dati sensibili, i tipi della Hoepli pubblicano il primo trattato in Italia sulla reputazione all’epoca di Google e dei social network. La lettura è interessante, e non solo per l’arguta prosa di Antonio de Nardis e Ale Agostini, docenti universitari ed esperti del mondo digital. Secondo una ricerca della Doxa prodotta proprio per l’uscita del volume emerge che solo il 25% delle persone si preoccupa delle informazioni sul suo conto che si trovano in Rete. Eppure, la reputazione sul web è importante: c’è la sfera personale, utile ad arginare l’annoso problema del bullismo e della diffusione di materiale sconveniente a danno di minori, ma anche quella professionale. Sono sempre più le aziende che si servono dei social per avere un quadro completo del candidato: attenzione, dunque, a foto, giudizi e commenti che si gettano in Rete.

Ale Agostini e Antonio De Nardis, La tua reputazione su Google...Hoepli, Milano 2013pp. 210, 18.90 euro

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