Poesia, segno e parola spiegati da un poeta

Poesia e disegno, parole e segni in punta di matita: sulle più fragili ed eteree tra le arti Yves Bonnefoy, il maggiore poeta francese vivente e una delle voci più alte della poesia contemporanea, intreccia un saggio sulla “precisione dello sguardo” che accomuna i “facitori” di parole e i creatori di immagini. Bonnefoy surfa con le sue note poetiche sulla lingua essenziale del disegno, che per Giacometti, più volte citato, era “tuttu”. La forza poetica del disegno, per lo scrittore, fa apparire allo sguardo il senso profondo delle cose, proprio come il linguaggio fa emergere la nostra esperienza dell’esistente a un livello primigenio. «Poesia - scrive - è ciò che diviene la parola quando abbiamo saputo non dimenticare che esiste un punto, in molti vocaboli, dove questi ultimi vengono a contatto con ciò che non possiamo dire».

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Y. BONNEFOY, Osservazioni sul disegno, Pagine d’Arte, Aprica 2010, pp. 66, 12 euro

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