Perché i nostri cani invece del giardino scelgono il divano?

Il divertente libro del giornalista Garfield sul cambiato rapporto tra l’uomo e il suo amico a quattro zampe

Se non hai un cane, non è detto che tu abbia qualcosa che non va, ma forse c’è qualcosa che non va nella tua vita” diceva Roger Caras, scrittore e fotografo americano appassionato di ambiente e avventura. Una frase che fa da epigrafe al libro “Il migliore amico del cane”, scritto da Simon Garfield e appena pubblicato dalla casa editrice Ponte Alle Grazie. Un saggio divertente, che risponde a una domanda curiosa: come mai i cani hanno smesso di cercare il cibo nei rifiuti (o di stare in giardino, per chi ce l’ha) e si sono piazzati sul divano? O, usando le parole dell’autore: “Come siamo arrivati al punto che il cane viene prima di tutto? Come ci è venuta l’idea di portarlo al cinema? Con quale grado di tacito consenso noi esseri umani ci siamo arresi e abbiamo accettato che la nostra vita domestica da un certo punto in poi fosse condizionata dalle esigenze di un animale che un tempo viveva all’aperto e provvedeva a se stesso?”.

Il libro di Garfield diverte per la sottile ironia tutta britannica, ma fa anche riflettere e vale la pena di essere letto da chi ama i cuccioli e sogna di averne uno. A spingere L’autore a ragionare su questo tema è stata la constatazione che i cani nelle grandi città stanno aumentando. Sempre più umani ne acquistano uno per avere un po’ di compagnia o per avere qualcuno che li ami incondizionatamente. Benefici per l’umano che portano a benefici per l’animale, visto che una volta adottato ottiene una cuccia calda, pasti abbondanti e coccole. La relazione giova a entrambi ed è ricca e complicata proprio come quelle tra gli umani.

Attraverso aneddoti e riferimenti storici, Garfield racconta la lunga storia d’amore tra le due specie e la trasformazione che entrambe hanno subìto per via della convivenza. La prosa è arguta, i riferimenti curiosi. Il libro inizia parlando del suo Ludo, un labrador retriever. Poi Garfield racconta delle relazioni uomo-cane, delle scoperte fatte su questi animali, preziosi per scoprire la droga nascosta nel doppiofondo di una valigia, i segnali del Covid o l’inizio di un’ipoglicemia per un diabetico. I cani eroi, ma come “personaggi” comici come dimostrano certi social o siti. Come quello americano che riporta le conversazioni tra padroni e cani ascoltate per strada a New York. Esilarante.

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