Nobili e “piani bassi” nel diario di una cuoca

 Se siete fan di Downton Abbey¸ la celebre serie televisiva ambientata nell’Inghilterra di inizio Novecento (da noi in onda su Rete4), questo libro è per voi. Se non sapete di che cosa stiamo parlando lo è ugualmente, perché Margaret Powell è una scrittrice che merita di essere scoperta. Il suo Ai piani bassi, spietato spaccato del mondo dei domestici inglesi negli anni Venti e Trenta, è il principale ispiratore del raffinato serial televisivo. In Italia il libro è pubblicato solo ora e narra la storia di una ragazzina sveglia, ma nata in una famiglia povera nel sud dell’Inghilterra, che a 15 anni è costretta a prendere servizio a casa di aristocratici inglesi. Quella ragazzina è Margaret Powell. La giovane, a suo modo, fa carriera: da sguattera tuttofare diventa cuoca. Per tutta la vita coltiva la passione per la scrittura e per la lettura e, una volta in pensione, redige un romanzo sulla vita dei domestici, trattati da autorevoli membri del patriziato inglese alla stregua di oggetti. Nessuna vita sociale, pochissimi svaghi e molti doveri: si viveva, appunto, ai “piani bassi”, ben attenti a non disturbare chi viveva di sopra. Margaret riesce a mantenere una sua dignità (e persino a coronare il sogno, da adulta, di frequentare la scuola) ma molte, troppe, sono le domestiche che si annullano per le loro padrone. Nessuna coscienza di classe, nessuna considerazione dei propri diritti, un’eterna contrapposizione tra chi vive sopra e chi sotto. Certo, le cose cambieranno: la “Grande guerra”, la crisi dell’aristocrazia, le lotte dei lavoratori. Ma questa è un’altra storia.

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