Naipaul e una casa per Biswas all’incrocio tra due culture

Un’opera che attinge ai ricordi d’infanzia dello scrittore indiano vincitore del premio Nobel

Pietra miliare nella carriera del premio Nobel V.S. Naipaul, “Una casa per Mr Biswas” è un romanzo lussureggiante, di largo respiro, basato sui ricordi d’infanzia dello scrittore indiano nato e cresciuto a Trinidad prima del trasferimento in Inghilterra e la consacrazione letteraria. Al centro della narrazione ambientata nell’isola caraibica c’è Mr Biswas, dietro a cui si nasconde l’ispiratrice figura paterna. È un uomo dalla sorte implacabilmente amara, fin dalla nascita, segnata da una malformazione degli arti e dai pessimistici oracoli di un erudito indù. Il racconto di questa vita negletta è scandito dai passaggi nelle diverse case abitate, che non placano mai il senso di solitudine e una volontà di riscatto puntualmente frustata. Appartenente alla casta bramanica ma ribelle agli ipocriti dettami della tradizione, Mr Biswas firma la condanna definitiva sposando la giovane Shama e iniziando a vivere con la famiglia di lei nella mitica casa dei Tulsi, gigantesco alveare umano al cui vertice domina la figura della grande madre, Ms Tulsi, sotto la quale brulica la comunità dei parenti. È l’emblema della soffocante famiglia indù trapiantata ai Caraibi, con i suoi riti, le ortodossie, le superstizioni e le maldicenze che non risparmiano il nuovo inquilino, povero ancorché di casta elevata, schernito fino all’esaurimento. Iniziano così le fughe, il trasferimento nella casupola con bottega di Chase, nella baracca tra le piantagioni di canna da zucchero di Green Vale, dove lavora come sorvegliante per i tirannici Tulsi.

È mirabile la capacità di Naipaul di cogliere l’essenza dei luoghi, dell’esorbitante natura tropicale e di tutto quel clima culturalmente meticcio, misero, spesso iniquo ma recuperato in un vigoroso abbraccio nostalgico. Si tratta della patria perduta e insieme dell’anima ferita dello scrittore. La ruota delle case e dei lavori precari prosegue per questo eroe del martirio, lettore notturno di Marco Aurelio ed Epiteto, che si guadagnerà un posto più stabile come cronista di un quotidiano della capitale Port of Spain. Nonostante ciò la lotta di emancipazione dai Tulsi non concede tregua e si ritroverà vecchio e malato in una casa finalmente sua ma piena di debiti e guai. L’attesa di tutto e di nulla è conclusa.

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