Mafie in Lombardia, un’inchiesta da brivido

Passato ingiustamente inosservato nel corso di quest’anno, forse perché i riflettori in materia di letteratura e lotta alla mafia sono per Roberto Saviano, il romanzo d’inchiesta Alveare, di Giuseppe Catozzella – collaboratore dell’«Espresso» e curatore, con altri, del portale MilanoMafia – restituisce con una scrittura potente e senza sconti la verità sinora emersa sulla ‘ndrangheta in Lombardia. Il punto di non ritorno, in questo faticoso cammino di apprendimento civile, è stato rappresentato lo scorso 13 luglio 2010 dall’operazione “Crimine”, che con i suoi 305 arresti è la più grande di tutti i tempi tra quelle riguardanti la ’ndrangheta nella nostra regione. Dopo quella data, non si può più negare che la ’ndrangheta al Nord sia un’efficiente organizzazione verticale, ormai infiltrata nei mercati legali dell’edilizia, del commercio e della finanza. L’A., rivestendo i panni dell’osservatore partecipe, dell’entomologo che analizza da vicino il comportamento mafioso e l’omertà diffusa, nota che la mimetizzazione della ’ndrangheta nella società civile dell’ex capitale morale d’Italia, è stata qui resa possibile dalla totale assenza di un’educazione sulla mafia, ovvero dalla mancanza di quella «furia rabbiosa» che invece caratterizza il Sud, e che non di rado accompagna le iniziative di ribellione contro il dominio criminale. Terminata la lettura, sarà difficile muoversi tra Buccinasco e Quarto Oggiaro, l’Ortomercato e le patinate vie intorno a Corso Como e San Babila, senza avvertire quel medesimo moto di ribellione, necessario per capire che cosa sono in realtà i luoghi in cui si è cresciuti, si vive e si lavora.

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GIUSEPPE CATOZZELLA Alveare, Rizzoli editore, Milano 2011, pp. 248, 17,50 euro.

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