Luzi e la Passione di Cristo, dialogo tra fede e speranza

La ripubblicazione di uno dei testi poetici più affascinanti, scritto nel 1999 e commissionato da Giovanni Paolo II per la Via Crucis, introduce uno degli aspetti estremi della poesia di Mario Luzi. Il poeta e intellettuale toscano di cui ricorre il centenario della nascita fa i conti con la solitudine dell’uomo, anche se questi si chiama Gesù, davanti al mistero insondabile della morte e alla consapevolezza di avere per sé alcune definitive certezze. L’ininterrotto monologo, quasi una pièce teatrale, risulta così essere un testo d’un assoluto agonismo in cui lo stesso Luzi non si sottrae, scrivendo: «L’immaginazione già in moto mi prefigurò un testo poematico di cui Gesù fosse l’unico agonista». Dunque il poeta entra nella battaglia consegnando al lettore e ascoltatore non un “dopo” ma un “dentro” il combattimento e il dubbio.

_____

Mario Luzi, La passione -Via Crucis al Colosseo, Garzanti, Milano 2014, pp. 77, 8 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA